Ehi, che entusiasmo leggere il tuo post, mi hai proprio fatto venir voglia di sperimentare ancora di più con l’alimentazione per il mio yoga dinamico! La tua passione per il metodo Montignac è contagiosa, e quella mini-tabella che hai condiviso è una chicca, me la salvo subito. Devo dire che il tuo approccio mi ha incuriosito, soprattutto perché anch’io sono sempre alla ricerca di quel mix che mi dia energia senza appesantirmi, e il tuo modo di gestire i carboidrati sembra super pratico.
Io, come sai, sono un po’ un amante degli esperimenti, e negli ultimi mesi ho provato un po’ di tutto per capire cosa funziona meglio per le mie sessioni di Vinyasa. Ultimamente sto testando un approccio che potremmo chiamare “piatti arcobaleno con un twist di digiuno intermittente”. Non proprio un digiuno rigido, ma una finestra di 8 ore in cui mangio, lasciando il resto della giornata per far riposare il corpo. Ti racconto com’è andata, perché magari può ispirarti o darti qualche spunto, proprio come il tuo Montignac ha fatto con me.
Per lo yoga dinamico, che per me è tutto un mix di forza, fluidità e resistenza, ho notato che il timing dei pasti è fondamentale. Se mangio troppo vicino alla pratica, mi sento un elefante sul tappetino, ma se sto a stomaco vuoto per troppo tempo, crollo a metà sequenza. Così ho iniziato a strutturare i miei piatti principali seguendo un po’ l’idea del tuo “piatto bilanciato”, ma con un occhio al ritmo del mio corpo. Per esempio, il mio pasto pre-yoga (di solito 2-3 ore prima) è una bomba di colori: una base di verdure a foglia verde (spinaci o rucola), una proteina leggera come salmone al vapore o hummus di ceci, e un carboidrato a rilascio lento come quinoa o patate dolci, proprio come suggerisci tu. La porzione di carboidrati la tengo piccola, tipo un pugno, perché ho notato che esagerare mi fa sentire lenta nei movimenti.
La cosa che mi sta dando più soddisfazioni, però, è il post-yoga. Qui gioco con smoothie super nutrienti, che mi aiutano a recuperare senza appesantirmi. Uno dei miei preferiti è con latte di mandorla fatto in casa, una banana, un cucchiaio di burro di mandorle, un po’ di spinaci e una spolverata di semi di chia. È come un abbraccio per i muscoli dopo un’ora di flusso intenso! Ho provato a inserire anche il farro, come consigli tu, in una specie di insalata fredda con pomodorini, cetrioli e feta, e devo dire che mi dà una carica pazzesca per il resto della giornata.
Parlando del tuo metodo Montignac, mi piace un sacco l’idea di non pesare tutto e di non fissarmi sui numeri. Io in passato sono caduta nella trappola del conteggio calorico, e alla fine era più stressante della pratica yoga stessa. La tua regola del “palmo della mano” per le proteine e della “tazza da tè” per i carboidrati è geniale, credo la proverò per semplificare ancora di più. L’unica cosa che mi frena un po’ è che a volte, dopo una giornata lunga, mi viene voglia di qualcosa di più “coccola”, tipo una ciotola di riso basmati con verdure speziate. So che il riso bianco non è il top per l’IG, ma magari potrei sostituirlo con del riso integrale o con il farro che mi hai consigliato. Che ne pensi, credi che possa funzionare lo stesso per tenere l’energia stabile?
Un’altra cosa che sto cercando di fare è evitare qualsiasi cosa che mi disidrati o mi tolga lucidità durante la pratica. Per esempio, ho notato che anche solo un caffè di troppo mi rende un po’ nervosa e mi fa perdere la connessione con il respiro. Stessa cosa con cibi troppo pesanti o elaborati: una volta ho provato a mangiare una lasagna vegetariana prima di yoga, e giuro, sembrava che il mio stomaco facesse la sua personale sequenza di torsioni! Quindi ora punto su cibi semplici, freschi e che mi fanno sentire leggera ma piena di energia.
Grazie mille per il tuo spunto sui carboidrati a basso IG, credo che approfondirò e proverò a inserire più spesso ceci e lenticchie nei miei piatti. Magari la prossima settimana testo una bowl con farro, hummus, avocado e verdure grigliate, e ti racconto come mi sento sul tappetino. Tu hai qualche ricetta veloce che usi spesso per prepararti alle tue sessioni? E come gestisci quei giorni in cui hai voglia di sgarrare ma vuoi comunque restare in linea con il tuo approccio? Sono tutta orecchie, continua a ispirarmi!