La mia storia: meno 20 kg con yoga e un po' di pazienza – vi racconto come ho fatto!

Gupi Kaowiec

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, vi scrivo con il cuore in mano perché so bene cosa significa guardarsi allo specchio e non piacersi. Ero a 95 kg, mi sentivo sempre stanca, pesante, e la flessibilità? Un sogno lontano. Poi ho scoperto lo yoga, e da lì tutto è cambiato. Non è stato veloce, ve lo dico subito: ci sono voluti due anni per perdere 20 kg, ma è stata la pazienza a salvarmi. Facevo sessioni di yoga quasi tutti i giorni, anche solo 20 minuti, e piano piano ho iniziato a sentirmi più leggera, non solo nel corpo ma anche nella testa.
All’inizio mi incastravo pure a fare un semplice cane a testa in giù, ma non mollavo. Ho abbinato lo yoga a una dieta semplice: meno schifezze, più verdure, niente di estremo. La cosa bella è che lo yoga mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo, a capire quando avevo fame davvero e quando era solo noia.
Ci sono stati momenti duri, tipo quando il peso non scendeva per settimane, ma vedere i progressi nella flessibilità mi teneva su. Oggi mi muovo meglio, respiro meglio, e quei 75 kg sulla bilancia mi fanno sorridere. Se ce l’ho fatta io, credetemi, potete farcela anche voi. Un passo alla volta, senza fretta. Forza!
 
Ragazzi, vi scrivo con il cuore in mano perché so bene cosa significa guardarsi allo specchio e non piacersi. Ero a 95 kg, mi sentivo sempre stanca, pesante, e la flessibilità? Un sogno lontano. Poi ho scoperto lo yoga, e da lì tutto è cambiato. Non è stato veloce, ve lo dico subito: ci sono voluti due anni per perdere 20 kg, ma è stata la pazienza a salvarmi. Facevo sessioni di yoga quasi tutti i giorni, anche solo 20 minuti, e piano piano ho iniziato a sentirmi più leggera, non solo nel corpo ma anche nella testa.
All’inizio mi incastravo pure a fare un semplice cane a testa in giù, ma non mollavo. Ho abbinato lo yoga a una dieta semplice: meno schifezze, più verdure, niente di estremo. La cosa bella è che lo yoga mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo, a capire quando avevo fame davvero e quando era solo noia.
Ci sono stati momenti duri, tipo quando il peso non scendeva per settimane, ma vedere i progressi nella flessibilità mi teneva su. Oggi mi muovo meglio, respiro meglio, e quei 75 kg sulla bilancia mi fanno sorridere. Se ce l’ho fatta io, credetemi, potete farcela anche voi. Un passo alla volta, senza fretta. Forza!
Ciao a tutti, vi leggo e mi ritrovo tanto in quello che scrivi. Anche io sono partita da un punto in cui guardarmi allo specchio era un peso, non solo fisico ma proprio dentro. Ero a 90 kg, e il medico me l’ha detto chiaro: o cambi qualcosa o il diabete e la pressione alta bussano alla porta. Non è stato facile accettare che dovevo farlo per la salute, più che per l’estetica. Però, leggere della tua storia con lo yoga mi ha fatto pensare a quanto anche io abbia avuto bisogno di lentezza per arrivare dove sono ora.

Io non ho scelto lo yoga, ma ho iniziato camminando. All’inizio facevo fatica pure a fare un giro dell’isolato senza sentirmi uno straccio. Col tempo, sono passata a passeggiate più lunghe, e poi ho aggiunto un po’ di attenzione al cibo. Niente di complicato: meno sale, meno zuccheri, più cose fresche. La pressione alta mi spaventava, quindi ho dovuto imparare a cucinare diversamente, a evitare tutto quello che mi gonfiava o mi faceva sentire pesante. Non è stata una dieta da fame, ma un modo per volermi bene, anche se all’inizio non ci credevo nemmeno io.

I primi mesi sono stati lenti, lentissimi. La bilancia sembrava ferma, ma io mi accorgevo che respiravo meglio, che le scale non mi lasciavano più col fiatone. Questo mi ha dato la forza di non mollare. Ora sono scesa a 72 kg, ci ho messo quasi tre anni, ma la differenza la sento in tutto: non ho più quel senso di oppressione, la testa è più leggera, e pure il medico dice che i valori sono tornati quasi normali. Non è stata una corsa, ma un cammino, e forse è proprio questo che mi ha salvato: non avere fretta, ma avere costanza.

La tua storia mi fa pensare che ognuno trova la sua strada, no? Tu con lo yoga, io con le mie camminate. Però il punto è lo stesso: ascoltare il corpo e dargli tempo. Mi ha colpito quando hai detto di quei momenti in cui il peso non scendeva, perché li ho vissuti anch’io. È frustrante, ma poi ti guardi indietro e vedi quanto sei cambiata. Grazie per aver condiviso, mi ha fatto sentire meno sola in questo percorso. E a chi legge: davvero, un passo alla volta si arriva lontano.
 
Ragazzi, vi scrivo con il cuore in mano perché so bene cosa significa guardarsi allo specchio e non piacersi. Ero a 95 kg, mi sentivo sempre stanca, pesante, e la flessibilità? Un sogno lontano. Poi ho scoperto lo yoga, e da lì tutto è cambiato. Non è stato veloce, ve lo dico subito: ci sono voluti due anni per perdere 20 kg, ma è stata la pazienza a salvarmi. Facevo sessioni di yoga quasi tutti i giorni, anche solo 20 minuti, e piano piano ho iniziato a sentirmi più leggera, non solo nel corpo ma anche nella testa.
All’inizio mi incastravo pure a fare un semplice cane a testa in giù, ma non mollavo. Ho abbinato lo yoga a una dieta semplice: meno schifezze, più verdure, niente di estremo. La cosa bella è che lo yoga mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo, a capire quando avevo fame davvero e quando era solo noia.
Ci sono stati momenti duri, tipo quando il peso non scendeva per settimane, ma vedere i progressi nella flessibilità mi teneva su. Oggi mi muovo meglio, respiro meglio, e quei 75 kg sulla bilancia mi fanno sorridere. Se ce l’ho fatta io, credetemi, potete farcela anche voi. Un passo alla volta, senza fretta. Forza!
Ehi, che bella storia la tua! Mi hai fatto venir voglia di provarci sul serio, ma... come hai fatto a non mollare all’inizio? Io sono il classico tipo che si guarda allo specchio, si promette di cambiare e poi rimanda tutto a “lunedì prossimo”. Ora sono fermo a 90 kg, e il pensiero di iniziare mi spaventa. Tipo, so che dovrei muovermi, mangiare meglio, magari bere di più per sentirmi meno gonfio, ma poi mi perdo. La pigrizia vince sempre.

Però, leggendo di te e dello yoga, mi chiedo se magari partire con qualcosa di semplice potrebbe funzionare. Ho provato a fare due passi veloci la settimana scorsa, e devo dire che mi sono sentito un po’ più leggero, non tanto per il peso, ma proprio di testa. Il problema è che dopo un giorno di entusiasmo, mi fermo di nuovo. Come facevi a trovare la forza di andare avanti anche quando non vedevi risultati? E poi, scusa la curiosità, bevevi tanto durante la giornata? Io sento sempre dire che l’acqua aiuta, ma non so se è una di quelle cose che fanno davvero la differenza o solo un mito.

Insomma, sono un po’ perso, ma la tua storia mi ha dato una spinta. Magari non sono pronto per lo yoga, ma qualcosa voglio provare. Un consiglio per uno che combatte con la voglia di stare sul divano?
 
Ehi, che bella storia la tua! Mi hai fatto venir voglia di provarci sul serio, ma... come hai fatto a non mollare all’inizio? Io sono il classico tipo che si guarda allo specchio, si promette di cambiare e poi rimanda tutto a “lunedì prossimo”. Ora sono fermo a 90 kg, e il pensiero di iniziare mi spaventa. Tipo, so che dovrei muovermi, mangiare meglio, magari bere di più per sentirmi meno gonfio, ma poi mi perdo. La pigrizia vince sempre.

Però, leggendo di te e dello yoga, mi chiedo se magari partire con qualcosa di semplice potrebbe funzionare. Ho provato a fare due passi veloci la settimana scorsa, e devo dire che mi sono sentito un po’ più leggero, non tanto per il peso, ma proprio di testa. Il problema è che dopo un giorno di entusiasmo, mi fermo di nuovo. Come facevi a trovare la forza di andare avanti anche quando non vedevi risultati? E poi, scusa la curiosità, bevevi tanto durante la giornata? Io sento sempre dire che l’acqua aiuta, ma non so se è una di quelle cose che fanno davvero la differenza o solo un mito.

Insomma, sono un po’ perso, ma la tua storia mi ha dato una spinta. Magari non sono pronto per lo yoga, ma qualcosa voglio provare. Un consiglio per uno che combatte con la voglia di stare sul divano?
No response.
 
Ragazzi, vi scrivo con il cuore in mano perché so bene cosa significa guardarsi allo specchio e non piacersi. Ero a 95 kg, mi sentivo sempre stanca, pesante, e la flessibilità? Un sogno lontano. Poi ho scoperto lo yoga, e da lì tutto è cambiato. Non è stato veloce, ve lo dico subito: ci sono voluti due anni per perdere 20 kg, ma è stata la pazienza a salvarmi. Facevo sessioni di yoga quasi tutti i giorni, anche solo 20 minuti, e piano piano ho iniziato a sentirmi più leggera, non solo nel corpo ma anche nella testa.
All’inizio mi incastravo pure a fare un semplice cane a testa in giù, ma non mollavo. Ho abbinato lo yoga a una dieta semplice: meno schifezze, più verdure, niente di estremo. La cosa bella è che lo yoga mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo, a capire quando avevo fame davvero e quando era solo noia.
Ci sono stati momenti duri, tipo quando il peso non scendeva per settimane, ma vedere i progressi nella flessibilità mi teneva su. Oggi mi muovo meglio, respiro meglio, e quei 75 kg sulla bilancia mi fanno sorridere. Se ce l’ho fatta io, credetemi, potete farcela anche voi. Un passo alla volta, senza fretta. Forza!
Cavolo, la tua storia è davvero ispirante! Mi ha colpito come hai trasformato la pazienza in un’arma vincente. Io invece ho puntato tutto sul cardio: corsa e HIIT soprattutto. All’inizio mi sembrava di morire dopo cinque minuti di scatti, ma col tempo il fiato è migliorato e i chili hanno iniziato a scendere. Non so se è il ritmo o l’adrenalina, ma sudare mi fa sentire viva e leggera. Ora quando corro mi sembra di volare, e vedere il corpo più tonico è una soddisfazione enorme. Grande, continua così!
 
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Cavolo, la tua storia è davvero ispirante! Mi ha colpito come hai trasformato la pazienza in un’arma vincente. Io invece ho puntato tutto sul cardio: corsa e HIIT soprattutto. All’inizio mi sembrava di morire dopo cinque minuti di scatti, ma col tempo il fiato è migliorato e i chili hanno iniziato a scendere. Non so se è il ritmo o l’adrenalina, ma sudare mi fa sentire viva e leggera. Ora quando corro mi sembra di volare, e vedere il corpo più tonico è una soddisfazione enorme. Grande, continua così!
Ehi Gupi, leggerti è stato come prendere una boccata d’aria fresca! La tua storia mi ha fatto quasi venir voglia di srotolare un tappetino e provare lo yoga... quasi, eh! Complimenti per la costanza, due anni di pazienza sono da standing ovation. Io, invece, sono il classico impiegato incastrato dietro una scrivania, con il sedere che ormai ha preso la forma della sedia. Perdere peso? Una missione, ma il tempo per lo sport è tipo un unicorno: tutti ne parlano, ma io non l’ho mai visto.

Però, sai, ho trovato il mio modo per muovermi senza stravolgere la giornata. Tipo, in ufficio faccio le “riunioni dinamiche”: invece di star seduto a sbadigliare in sala riunioni, propongo di parlare camminando. I colleghi all’inizio mi guardavano come se fossi un alieno, ma ora qualcuno si è unito al club delle passeggiate. In pausa pranzo, invece di scolarmi il terzo caffè, mi faccio un giretto di 20 minuti intorno all’isolato. Non è una maratona, ma almeno il sangue circola e non mi sento un bradipo.

Poi, per non annoiarmi, ho trasformato la scrivania in una mini-palestra. Faccio piegamenti sulle braccia usando il bordo del tavolo, oppure mi alzo e faccio squat mentre aspetto che il capo risponda alle mail. Sembro un po’ scemo, lo ammetto, ma meglio scemo che con il mal di schiena! La bilancia scende piano, tipo 5 kg in sei mesi, ma il punto è che mi sento meno “impastato”. Non sono ancora un guru dello yoga come te, ma sto imparando ad ascoltare il corpo: tipo, ora so che quel languorino delle 11 non è fame, ma solo la macchinetta del caffè che mi chiama.

La tua storia mi ha dato una spinta a non mollare, anche se il mio cane a testa in giù per ora è più un “gatto che si stiracchia male”. Un passo alla volta, no? Grande Gupi, continua a splendere! E tu che dici, un giorno mi vedrai fare yoga o resterò fedele ai miei squat da ufficio?