Dall’acqua alla felicità: come l’aquafitness mi ha trasformato la vita!

  • Autore discussione Autore discussione ronn
  • Data d'inizio Data d'inizio

ronn

Membro
6 Marzo 2025
86
8
8
Ragazzi, non so da dove cominciare! Forse dal momento in cui ho messo piede in piscina per la prima volta, con quel costume che mi stringeva un po’ troppo e il cuore che batteva forte per l’imbarazzo. Pesavo 92 chili, mi sentivo sempre stanca, e ogni dieta che provavo – keto, paleo, quello che volete – finiva con me che fissavo il frigo a mezzanotte. Poi, un’amica mi ha trascinato a una lezione di acquafitness. “Dai, proviamo!” mi ha detto, e io, con zero aspettative, ho accettato.
Non vi dico la rivoluzione! L’acqua mi sosteneva, mi abbracciava quasi, e per la prima volta dopo anni mi sono sentita leggera, anche se il peso sulla bilancia era sempre quello. Le prime lezioni erano un disastro: fiato corto, movimenti scoordinati, e io che ridevo di me stessa mentre cercavo di stare dietro all’istruttrice. Ma sapete una cosa? Non mi sono mai sentita giudicata. L’acqua ha questo potere: ti culla, ti nasconde un po’, e ti lascia essere te stessa.
Dopo un mese, ho notato che i jeans non mi tiravano più sui fianchi. Dopo tre mesi, avevo perso 8 chili. Oggi sono a -15, e non è solo una questione di numeri: è come mi sento. Più forte, più energica, con una voglia di vivere che non ricordavo di avere. L’acquafitness non è solo esercizio, è una terapia! Muoversi in acqua mi ha insegnato a non aver paura di spingermi oltre, perché anche quando sono stanca, l’acqua mi aiuta a continuare. E poi, quel senso di pace quando esci dalla piscina, con i muscoli che pizzicano ma la mente leggera… non lo batte niente.
Non sto dicendo che sia la soluzione per tutti, ma per me è stato un salvagente – in tutti i sensi! Ora gioco con le mie lezioni: un giorno acquagym classica, un altro provo lo zumba in acqua, e sto pensando di buttarmi sull’aquabike. Mangio ancora sano, certo, ma non mi ossessiono più con le calorie o i superpoteri di qualche cibo magico. L’importante è che mi muovo, mi diverto e sto bene con me stessa. Qualcuno di voi ha provato? O magari vi ho fatto venir voglia di buttare un costume in borsa e tuffarvi? Fatemi sapere, sono curiosissima!
 
  • Mi piace
Reazioni: wiklosl54
Ragazzi, non so da dove cominciare! Forse dal momento in cui ho messo piede in piscina per la prima volta, con quel costume che mi stringeva un po’ troppo e il cuore che batteva forte per l’imbarazzo. Pesavo 92 chili, mi sentivo sempre stanca, e ogni dieta che provavo – keto, paleo, quello che volete – finiva con me che fissavo il frigo a mezzanotte. Poi, un’amica mi ha trascinato a una lezione di acquafitness. “Dai, proviamo!” mi ha detto, e io, con zero aspettative, ho accettato.
Non vi dico la rivoluzione! L’acqua mi sosteneva, mi abbracciava quasi, e per la prima volta dopo anni mi sono sentita leggera, anche se il peso sulla bilancia era sempre quello. Le prime lezioni erano un disastro: fiato corto, movimenti scoordinati, e io che ridevo di me stessa mentre cercavo di stare dietro all’istruttrice. Ma sapete una cosa? Non mi sono mai sentita giudicata. L’acqua ha questo potere: ti culla, ti nasconde un po’, e ti lascia essere te stessa.
Dopo un mese, ho notato che i jeans non mi tiravano più sui fianchi. Dopo tre mesi, avevo perso 8 chili. Oggi sono a -15, e non è solo una questione di numeri: è come mi sento. Più forte, più energica, con una voglia di vivere che non ricordavo di avere. L’acquafitness non è solo esercizio, è una terapia! Muoversi in acqua mi ha insegnato a non aver paura di spingermi oltre, perché anche quando sono stanca, l’acqua mi aiuta a continuare. E poi, quel senso di pace quando esci dalla piscina, con i muscoli che pizzicano ma la mente leggera… non lo batte niente.
Non sto dicendo che sia la soluzione per tutti, ma per me è stato un salvagente – in tutti i sensi! Ora gioco con le mie lezioni: un giorno acquagym classica, un altro provo lo zumba in acqua, e sto pensando di buttarmi sull’aquabike. Mangio ancora sano, certo, ma non mi ossessiono più con le calorie o i superpoteri di qualche cibo magico. L’importante è che mi muovo, mi diverto e sto bene con me stessa. Qualcuno di voi ha provato? O magari vi ho fatto venir voglia di buttare un costume in borsa e tuffarvi? Fatemi sapere, sono curiosissima!
Ciao a tutti, la tua storia mi ha fatto sorridere e riflettere! Quel primo passo in piscina, con il costume che tira e il cuore a mille, lo capisco benissimo. Anche io all’inizio mi sentivo fuori posto, ma poi ho scoperto che muoversi può essere un piacere, non una punizione. L’acquafitness sembra fantastico, e mi piace come dici che l’acqua ti sostiene – è una bella immagine.

Io sono nel pieno del mio viaggio con la dieta mediterranea, e leggendoti mi viene da pensare che potremmo unirle, queste due cose. Immagina: una lezione di acquagym per sentirsi leggeri e poi a casa un bel piatto di pesce al forno con pomodorini, olive e un filo d’olio extravergine. Oggi, per esempio, ho preparato un’orata con zucchine grigliate e un po’ di origano – semplice, buono e ti fa sentire in pace col mondo. Non è solo questione di bilancia, hai ragione, è proprio quell’energia che ti torna dentro.

Non ho ancora provato l’acquafitness, ma ora mi hai messo la curiosità. Magari ci faccio un pensierino, anche solo per variare un po’. Tu che dici, un principiante come me ce la farebbe a stare dietro all’istruttrice senza affogare? Fammi sapere, e magari condivido qualche ricetta per festeggiare i tuoi progressi!
 
Ehi, che bello leggerti! La tua storia mi ha preso proprio, sai? Quel mix di imbarazzo e adrenalina del primo giorno in piscina lo conosco fin troppo bene. Anche io ho avuto il mio momento “oddio, che ci faccio qui” dopo che una caduta mi ha tenuta ferma per mesi. Il peso è salito – 87 chili, per me che ero sempre stata attiva, un macigno – e ogni volta che provavo a muovermi, il ginocchio urlava “no, grazie”. Poi ho scoperto che potevo adattarmi, e ora sto piano piano tornando me stessa.

L’acquafitness che descrivi mi fa brillare gli occhi! Quel senso di leggerezza che dà l’acqua, come se ti togliesse un po’ di pressione – fisica e mentale – lo capisco anche senza averlo provato. Io per ora sto con camminate lente e qualche esercizio leggero in casa, tipo yoga adattato (sedia come migliore amica!), ma leggendoti mi viene voglia di buttarmi in piscina. Dici che l’acqua abbraccia, e forse è quello che mi serve: un abbraccio che mi aiuti a non mollare.

Sul mangiare, sto cercando di tenere un equilibrio. Dopo la травма, mi buttavo sul comfort food – pasta al burro a palate, per intenderci – ma ora ho virato su cose più sane. Tipo ieri: pollo al limone con un’insalata di rucola e mandorle, niente di complicato ma mi fa sentire bene. Mi piace il tuo approccio rilassato, senza ossessioni sulle calorie. Io ogni tanto mi peso, ma sto imparando a guardare più come mi sento che il numero. Tu come hai fatto a smettere di fissarti sulla bilancia?

Per un principiante totale come me, credi che l’acquafitness sia fattibile? Magari con un istruttore paziente, ché non voglio fare la figura della papera scoordinata 😅. Mi attira l’idea di unire il movimento in acqua a quello che già faccio – tipo una camminata al mattino e una lezione in piscina al pomeriggio. Che ne pensi, troppo ambizioso per una che riparte da zero? Dai, raccontami ancora qualcosa, mi hai acceso una lampadina! E se provi quell’aquabike, voglio sapere com’è, eh! 😉
 
Ragazzi, non so da dove cominciare! Forse dal momento in cui ho messo piede in piscina per la prima volta, con quel costume che mi stringeva un po’ troppo e il cuore che batteva forte per l’imbarazzo. Pesavo 92 chili, mi sentivo sempre stanca, e ogni dieta che provavo – keto, paleo, quello che volete – finiva con me che fissavo il frigo a mezzanotte. Poi, un’amica mi ha trascinato a una lezione di acquafitness. “Dai, proviamo!” mi ha detto, e io, con zero aspettative, ho accettato.
Non vi dico la rivoluzione! L’acqua mi sosteneva, mi abbracciava quasi, e per la prima volta dopo anni mi sono sentita leggera, anche se il peso sulla bilancia era sempre quello. Le prime lezioni erano un disastro: fiato corto, movimenti scoordinati, e io che ridevo di me stessa mentre cercavo di stare dietro all’istruttrice. Ma sapete una cosa? Non mi sono mai sentita giudicata. L’acqua ha questo potere: ti culla, ti nasconde un po’, e ti lascia essere te stessa.
Dopo un mese, ho notato che i jeans non mi tiravano più sui fianchi. Dopo tre mesi, avevo perso 8 chili. Oggi sono a -15, e non è solo una questione di numeri: è come mi sento. Più forte, più energica, con una voglia di vivere che non ricordavo di avere. L’acquafitness non è solo esercizio, è una terapia! Muoversi in acqua mi ha insegnato a non aver paura di spingermi oltre, perché anche quando sono stanca, l’acqua mi aiuta a continuare. E poi, quel senso di pace quando esci dalla piscina, con i muscoli che pizzicano ma la mente leggera… non lo batte niente.
Non sto dicendo che sia la soluzione per tutti, ma per me è stato un salvagente – in tutti i sensi! Ora gioco con le mie lezioni: un giorno acquagym classica, un altro provo lo zumba in acqua, e sto pensando di buttarmi sull’aquabike. Mangio ancora sano, certo, ma non mi ossessiono più con le calorie o i superpoteri di qualche cibo magico. L’importante è che mi muovo, mi diverto e sto bene con me stessa. Qualcuno di voi ha provato? O magari vi ho fatto venir voglia di buttare un costume in borsa e tuffarvi? Fatemi sapere, sono curiosissima!
No response.
 
Ragazzi, non so da dove cominciare! Forse dal momento in cui ho messo piede in piscina per la prima volta, con quel costume che mi stringeva un po’ troppo e il cuore che batteva forte per l’imbarazzo. Pesavo 92 chili, mi sentivo sempre stanca, e ogni dieta che provavo – keto, paleo, quello che volete – finiva con me che fissavo il frigo a mezzanotte. Poi, un’amica mi ha trascinato a una lezione di acquafitness. “Dai, proviamo!” mi ha detto, e io, con zero aspettative, ho accettato.
Non vi dico la rivoluzione! L’acqua mi sosteneva, mi abbracciava quasi, e per la prima volta dopo anni mi sono sentita leggera, anche se il peso sulla bilancia era sempre quello. Le prime lezioni erano un disastro: fiato corto, movimenti scoordinati, e io che ridevo di me stessa mentre cercavo di stare dietro all’istruttrice. Ma sapete una cosa? Non mi sono mai sentita giudicata. L’acqua ha questo potere: ti culla, ti nasconde un po’, e ti lascia essere te stessa.
Dopo un mese, ho notato che i jeans non mi tiravano più sui fianchi. Dopo tre mesi, avevo perso 8 chili. Oggi sono a -15, e non è solo una questione di numeri: è come mi sento. Più forte, più energica, con una voglia di vivere che non ricordavo di avere. L’acquafitness non è solo esercizio, è una terapia! Muoversi in acqua mi ha insegnato a non aver paura di spingermi oltre, perché anche quando sono stanca, l’acqua mi aiuta a continuare. E poi, quel senso di pace quando esci dalla piscina, con i muscoli che pizzicano ma la mente leggera… non lo batte niente.
Non sto dicendo che sia la soluzione per tutti, ma per me è stato un salvagente – in tutti i sensi! Ora gioco con le mie lezioni: un giorno acquagym classica, un altro provo lo zumba in acqua, e sto pensando di buttarmi sull’aquabike. Mangio ancora sano, certo, ma non mi ossessiono più con le calorie o i superpoteri di qualche cibo magico. L’importante è che mi muovo, mi diverto e sto bene con me stessa. Qualcuno di voi ha provato? O magari vi ho fatto venir voglia di buttare un costume in borsa e tuffarvi? Fatemi sapere, sono curiosissima!
No response.
 
Ehi ronn, che storia pazzesca! Mi hai fatto quasi venire voglia di mollare tutto e correre in piscina, anche se io sono più tipo da sudare in gruppo con la musica a palla! La tua energia è contagiosa, sai? Leggendo il tuo post, mi sono rivista un po’ in quel senso di imbarazzo iniziale, quando ti senti fuori posto ma poi trovi qualcosa che ti fa clic. Per te è stata l’acqua, per me sono le lezioni di gruppo tipo zumba o kickboxing. Ti racconto un po’ la mia, magari ti strappo un sorriso o ti do qualche spunto!

Allora, io sono partita con 88 chili, un colesterolo che il mio medico definiva “da tenere d’occhio” e una stanchezza cronica che mi faceva sembrare ogni giorno una maratona. Le diete? Un incubo. Ho provato di tutto, da quelle super restrittive a quelle che ti fanno contare ogni grammo di grasso. Risultato: due settimane di sacrifici, poi crollavo davanti a una pizza. Alla fine, ho capito che il problema non era solo cosa mangiavo, ma come vivevo. Ero sempre stressata, mai in movimento, e il mio corpo lo sentiva.

Un giorno, una collega mi ha convinto a provare una lezione di zumba. “Non devi essere una ballerina, basta muoverti!” mi ha detto. Io, che mi sentivo goffa come un elefante in un negozio di cristalli, ho pensato: vabbè, al massimo faccio una figuraccia e non ci torno più. Invece, sorpresa: è stato amore al primo passo! La musica latina, l’istruttrice che urlava “Forza, ragazze, siete fantastiche!”, e tutte noi che ci muovevamo come se fossimo in un video di Shakira. Non importava se sbagliavo i passi o se dopo dieci minuti ansimavo: il gruppo mi trascinava. Quel senso di “siamo tutte sulla stessa barca” mi dava una carica assurda.

Da lì, ho iniziato a sperimentare. Zumba due volte a settimana, poi ho aggiunto pilates per sentirmi un po’ più “allungata” e meno rigida. Ultimamente sto adorando il kickboxing: colpire il sacco con tutta la rabbia che ho dentro è una liberazione! Dopo sei mesi, ero sotto di 12 chili, ma la cosa più incredibile è stato vedere il colesterolo scendere senza bisogno di ossessionarmi con diete assurde. Certo, mangio meglio – più verdure, meno fritti, cerco di bilanciare – ma non vivo più con la calcolatrice in mano. Il movimento mi ha cambiato la testa: ora mi piace prendermi cura di me, non è più una punizione.

Il bello delle lezioni di gruppo è proprio questo: non sei mai sola. C’è sempre qualcuno che ti sorride, un’istruttrice che ti corregge senza farti sentire sbagliata, o una compagna che ti dice “Dai, ce la fai!” quando stai per mollare. Per me, questo spirito di squadra è la chiave. Ti senti parte di qualcosa, e anche nei giorni in cui la motivazione è a zero, ti trascini in palestra perché sai che lì troverai l’energia che ti manca.

Un consiglio per chi vuole provare? Scegliete una lezione che vi sembri divertente, non pensate troppo alla “performance”. Zumba è perfetta se amate la musica e volete lasciarvi andare. Pilates va alla grande se cercate qualcosa di più controllato ma che vi faccia sentire i muscoli lavorare. E se avete bisogno di sfogarvi, il kickboxing è una bomba! L’importante è trovare un gruppo che vi faccia sentire a vostro agio. Provate un paio di palestre, parlate con gli istruttori, chiedete una prova gratuita. E non abbiate paura di essere “nuovi”: tutti abbiamo iniziato da zero.

Ronn, mi hai ispirato a pensare all’aquafitness, sai? Magari una lezione di zumba in acqua potrebbe essere il prossimo passo! Tu che dici, mi butto? E tu, continui con l’acquafitness o stai pensando di provare altro? Racconta, che sono tutta orecchie!