Esperienze a confronto: cosa funziona davvero dopo i 50?

jaros_poznan

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oppure buongiorno, dipende dall’orario in cui leggete! Sono qui per condividere un po’ delle mie esperienze, visto che il tema di questo thread mi sembra perfetto per fare due chiacchiere su cosa funziona davvero, soprattutto dopo i 50. Devo dire che questo periodo della vita mi ha messo davanti a delle sfide nuove, e ho deciso di affrontarle provando un po’ di tutto, con curiosità ma anche con un occhio attento ai risultati.
Partiamo dalle diete. Ho iniziato con quella che ormai conoscono tutti, la chetogenica. L’idea di ridurre i carboidrati e puntare sui grassi mi intrigava, e devo ammettere che i primi chili sono scesi abbastanza in fretta, circa 3 in un mese. Però, col tempo, ho notato che la stanchezza aumentava, soprattutto nelle giornate più intense. Non so se fosse solo una questione di adattamento o se il mio corpo, con i cambiamenti degli ultimi anni, non la reggesse più come una volta. Alla fine, ho mollato dopo un paio di mesi: funzionava, ma non era sostenibile per me.
Poi mi sono buttata sul digiuno intermittente, il famoso 16:8. Questo mi è piaciuto di più. Mangiare solo in una finestra di 8 ore non è stato così complicato da organizzare, e mi ha aiutato a controllare meglio le porzioni senza sentirmi in gabbia. Ho perso 2 chili in sei settimane, ma soprattutto mi sono accorta che avevo meno fame nervosa, quella che arriva nei momenti di stress. Il problema? Se esageravo con i workout nei giorni di digiuno, mi sentivo debole. Quindi, ho capito che va bene, ma serve equilibrio.
A proposito di workout, ho provato anche ad alzare il ritmo con l’allenamento. Non sono mai stata una fanatica della palestra, ma ho deciso di fare un tentativo con un mix di pesi leggeri e camminate veloci. Le camminate, soprattutto al mattino, mi hanno dato una bella energia e mi hanno aiutato a tenere sotto controllo il gonfiore, che ultimamente è un fastidio costante. I pesi, invece, mi hanno sorpreso: non ho perso tanto peso sulla bilancia, forse solo un chilo in due mesi, ma il corpo sembra più tonico, e questo mi dà soddisfazione. Certo, ci vuole costanza, e con il caldo o i giorni no è facile trovare scuse.
Ultima cosa che ho sperimentato è stata una dieta più “mediterranea”, niente di estremo, solo un ritorno a cose semplici: verdure, pesce, olio d’oliva, poca pasta. Non l’ho fatto per perdere peso a tutti i costi, ma per sentirmi meglio. E in effetti, dopo un mese, mi sono accorta che dormivo meglio e avevo meno sbalzi d’umore, che in questo periodo possono essere una montagna russa. Il peso è sceso di un chilo e mezzo, ma più che altro mi sento meno appesantita.
Insomma, dopo tutti questi esperimenti, cosa funziona davvero? Secondo me, non c’è una risposta unica. La chetogenica è veloce ma dura, il digiuno intermittente è pratico ma non per tutti i giorni, l’allenamento aiuta ma non fa miracoli da solo, e un’alimentazione semplice sembra la base più solida. Credo che il trucco stia nel provare, ascoltare il proprio corpo e non forzarsi troppo, perché a questa età la testa e il fisico devono andare d’accordo. Voi che ne pensate? Avete trovato qualcosa che vi ha cambiato la routine?
 
Ciao a tutti, oppure buongiorno, dipende dall’orario in cui leggete! Sono qui per condividere un po’ delle mie esperienze, visto che il tema di questo thread mi sembra perfetto per fare due chiacchiere su cosa funziona davvero, soprattutto dopo i 50. Devo dire che questo periodo della vita mi ha messo davanti a delle sfide nuove, e ho deciso di affrontarle provando un po’ di tutto, con curiosità ma anche con un occhio attento ai risultati.
Partiamo dalle diete. Ho iniziato con quella che ormai conoscono tutti, la chetogenica. L’idea di ridurre i carboidrati e puntare sui grassi mi intrigava, e devo ammettere che i primi chili sono scesi abbastanza in fretta, circa 3 in un mese. Però, col tempo, ho notato che la stanchezza aumentava, soprattutto nelle giornate più intense. Non so se fosse solo una questione di adattamento o se il mio corpo, con i cambiamenti degli ultimi anni, non la reggesse più come una volta. Alla fine, ho mollato dopo un paio di mesi: funzionava, ma non era sostenibile per me.
Poi mi sono buttata sul digiuno intermittente, il famoso 16:8. Questo mi è piaciuto di più. Mangiare solo in una finestra di 8 ore non è stato così complicato da organizzare, e mi ha aiutato a controllare meglio le porzioni senza sentirmi in gabbia. Ho perso 2 chili in sei settimane, ma soprattutto mi sono accorta che avevo meno fame nervosa, quella che arriva nei momenti di stress. Il problema? Se esageravo con i workout nei giorni di digiuno, mi sentivo debole. Quindi, ho capito che va bene, ma serve equilibrio.
A proposito di workout, ho provato anche ad alzare il ritmo con l’allenamento. Non sono mai stata una fanatica della palestra, ma ho deciso di fare un tentativo con un mix di pesi leggeri e camminate veloci. Le camminate, soprattutto al mattino, mi hanno dato una bella energia e mi hanno aiutato a tenere sotto controllo il gonfiore, che ultimamente è un fastidio costante. I pesi, invece, mi hanno sorpreso: non ho perso tanto peso sulla bilancia, forse solo un chilo in due mesi, ma il corpo sembra più tonico, e questo mi dà soddisfazione. Certo, ci vuole costanza, e con il caldo o i giorni no è facile trovare scuse.
Ultima cosa che ho sperimentato è stata una dieta più “mediterranea”, niente di estremo, solo un ritorno a cose semplici: verdure, pesce, olio d’oliva, poca pasta. Non l’ho fatto per perdere peso a tutti i costi, ma per sentirmi meglio. E in effetti, dopo un mese, mi sono accorta che dormivo meglio e avevo meno sbalzi d’umore, che in questo periodo possono essere una montagna russa. Il peso è sceso di un chilo e mezzo, ma più che altro mi sento meno appesantita.
Insomma, dopo tutti questi esperimenti, cosa funziona davvero? Secondo me, non c’è una risposta unica. La chetogenica è veloce ma dura, il digiuno intermittente è pratico ma non per tutti i giorni, l’allenamento aiuta ma non fa miracoli da solo, e un’alimentazione semplice sembra la base più solida. Credo che il trucco stia nel provare, ascoltare il proprio corpo e non forzarsi troppo, perché a questa età la testa e il fisico devono andare d’accordo. Voi che ne pensate? Avete trovato qualcosa che vi ha cambiato la routine?
Ehi, che bello leggerti! La tua esperienza è proprio uno spunto interessante, soprattutto perché hai provato un po’ di tutto e hai messo insieme un quadro così sincero di cosa funziona e cosa no dopo i 50. Mi ritrovo in quello che dici sul provare e ascoltare il corpo, è una cosa che sto capendo anch’io con il tempo.

Io sono quella fissata con le camminate, lo ammetto. Da qualche anno ho fatto delle passeggiate il mio modo per muovermi e perdere peso, e devo dire che per me è stato un cambiamento grande. Non è solo per i chili – ne ho persi 4 in sei mesi, senza fretta – ma per come mi sento dopo: più leggera, più energica, e anche la testa ne guadagna. All’inizio facevo giri corti vicino casa, magari 30 minuti al giorno, ma poi ho iniziato a esplorare. Ora mi piace cercare percorsi nuovi, tipo parchi o sentieri in collina se ho tempo nel weekend. Ultimamente ho fatto una camminata di due ore vicino a un lago, con salite che mi hanno fatto sudare parecchio, ma alla fine mi sono sentita una meraviglia. Non è una cosa estrema, ma per me è sostenibile, e questo mi tiene motivata.

Sul discorso del digiuno intermittente che hai provato, ti capisco quando parli di debolezza se lo combini con troppo movimento. Io ci ho fatto un pensierino, ma non mi ci sono mai buttata del tutto. Però una cosa che ho notato con le camminate è che se le faccio al mattino presto, prima di colazione, mi sento bene e sembra che il corpo reagisca meglio durante la giornata. Non so se sia una specie di “digiuno leggero” o solo una mia impressione, ma potrebbe essere un compromesso per chi come me non vuole regole troppo rigide.

Della tua dieta mediterranea invece mi piace l’idea di semplicità. Anch’io sto cercando di mangiare più verdure e cose genuine, magari una bella insalata con un po’ di pesce dopo una camminata lunga. Non sempre ci riesco, perché la tentazione di un piatto di pasta c’è, ma quando lo faccio mi sento meno gonfia, proprio come dici tu. E poi, hai ragione, a questa età serve qualcosa che non ti faccia solo dimagrire, ma che ti tenga anche in pace con te stessa.

Sui pesi e il tono che hai notato, ti invidio un po’! Io per ora mi affido solo alle salite nei miei percorsi per rinforzarmi un po’, ma magari potrei provare qualcosa di leggero a casa. Quello che mi piace delle camminate è che non servono attrezzi o palestra, basta uscire e andare. A volte mi porto dietro un’amica, altre volte ascolto un podcast e il tempo vola. È il mio trucco per non annoiarmi mai.

Insomma, concordo con te: non c’è una formula magica. Ognuno deve trovare il suo ritmo. Le camminate per me sono la chiave, ma mi hai fatto venire voglia di sperimentare un po’ di più con l’alimentazione e forse qualche esercizio in più. Tu hai qualche percorso che ti piace vicino casa? O qualche idea per rendere le passeggiate ancora più divertenti? Mi sa che abbiamo tanto da scambiarci su questo thread!
 
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Reazioni: Varzik
Ciao a tutti, oppure buongiorno, dipende dall’orario in cui leggete! Sono qui per condividere un po’ delle mie esperienze, visto che il tema di questo thread mi sembra perfetto per fare due chiacchiere su cosa funziona davvero, soprattutto dopo i 50. Devo dire che questo periodo della vita mi ha messo davanti a delle sfide nuove, e ho deciso di affrontarle provando un po’ di tutto, con curiosità ma anche con un occhio attento ai risultati.
Partiamo dalle diete. Ho iniziato con quella che ormai conoscono tutti, la chetogenica. L’idea di ridurre i carboidrati e puntare sui grassi mi intrigava, e devo ammettere che i primi chili sono scesi abbastanza in fretta, circa 3 in un mese. Però, col tempo, ho notato che la stanchezza aumentava, soprattutto nelle giornate più intense. Non so se fosse solo una questione di adattamento o se il mio corpo, con i cambiamenti degli ultimi anni, non la reggesse più come una volta. Alla fine, ho mollato dopo un paio di mesi: funzionava, ma non era sostenibile per me.
Poi mi sono buttata sul digiuno intermittente, il famoso 16:8. Questo mi è piaciuto di più. Mangiare solo in una finestra di 8 ore non è stato così complicato da organizzare, e mi ha aiutato a controllare meglio le porzioni senza sentirmi in gabbia. Ho perso 2 chili in sei settimane, ma soprattutto mi sono accorta che avevo meno fame nervosa, quella che arriva nei momenti di stress. Il problema? Se esageravo con i workout nei giorni di digiuno, mi sentivo debole. Quindi, ho capito che va bene, ma serve equilibrio.
A proposito di workout, ho provato anche ad alzare il ritmo con l’allenamento. Non sono mai stata una fanatica della palestra, ma ho deciso di fare un tentativo con un mix di pesi leggeri e camminate veloci. Le camminate, soprattutto al mattino, mi hanno dato una bella energia e mi hanno aiutato a tenere sotto controllo il gonfiore, che ultimamente è un fastidio costante. I pesi, invece, mi hanno sorpreso: non ho perso tanto peso sulla bilancia, forse solo un chilo in due mesi, ma il corpo sembra più tonico, e questo mi dà soddisfazione. Certo, ci vuole costanza, e con il caldo o i giorni no è facile trovare scuse.
Ultima cosa che ho sperimentato è stata una dieta più “mediterranea”, niente di estremo, solo un ritorno a cose semplici: verdure, pesce, olio d’oliva, poca pasta. Non l’ho fatto per perdere peso a tutti i costi, ma per sentirmi meglio. E in effetti, dopo un mese, mi sono accorta che dormivo meglio e avevo meno sbalzi d’umore, che in questo periodo possono essere una montagna russa. Il peso è sceso di un chilo e mezzo, ma più che altro mi sento meno appesantita.
Insomma, dopo tutti questi esperimenti, cosa funziona davvero? Secondo me, non c’è una risposta unica. La chetogenica è veloce ma dura, il digiuno intermittente è pratico ma non per tutti i giorni, l’allenamento aiuta ma non fa miracoli da solo, e un’alimentazione semplice sembra la base più solida. Credo che il trucco stia nel provare, ascoltare il proprio corpo e non forzarsi troppo, perché a questa età la testa e il fisico devono andare d’accordo. Voi che ne pensate? Avete trovato qualcosa che vi ha cambiato la routine?
Ehi, interessante il tuo percorso! Io invece ho puntato sulle scale per allenarmi: alterno sprint veloci a un passo lento. È un massacro per le gambe, ma dopo qualche settimana ho visto i muscoli di cosce e glutei più definiti. Non è solo questione di peso, che comunque è sceso di un paio di chili in un mese, ma di come il corpo risponde a uno stimolo intenso. Certo, serve fiato e costanza, soprattutto dopo i 50, ma per me sta funzionando meglio delle solite camminate. Tu hai mai provato qualcosa di simile?
 
Ciao jaros_poznan, che bel resoconto, grazie per aver condiviso! Il tuo percorso mi ha fatto riflettere su quanto sia importante sperimentare e ascoltare il proprio corpo, soprattutto superati i 50. Voglio raccontarti la mia esperienza con il marafono “100 giorni senza zucchero”, perché per me è stata una svolta, anche se non proprio semplice all’inizio.

Ho deciso di eliminare completamente lo zucchero aggiunto dalla mia dieta, niente dolci, bibite, succhi confezionati, nemmeno un cucchiaino nel caffè. Le prime due settimane sono state un inferno, te lo dico senza giri di parole. Avevo una specie di astinenza: mal di testa, irritabilità, e una voglia matta di qualsiasi cosa dolce. Pensavo di non farcela, perché lo zucchero era ovunque nella mia routine, anche in alimenti insospettabili come salse o yogurt. Però ho tenuto duro, e dopo quel periodo iniziale ho iniziato a notare dei cambiamenti che non mi aspettavo.

Prima di tutto, mi sento più leggero, non solo in termini di peso, ma proprio a livello di energia. Dopo circa un mese, ho notato che non avevo più quei cali improvvisi di forze a metà giornata, quelli che mi spingevano a cercare uno snack dolce per “tirarmi su”. La bilancia non ha mostrato chissà quali miracoli, ho perso circa 3 chili in due mesi, ma quello che mi ha sorpreso è stato il cambiamento nella composizione corporea. Non misuro il grasso corporeo con precisione, ma i vestiti mi stanno meglio, soprattutto intorno alla vita, e mi sento meno gonfio. Credo sia perché, senza zucchero, il corpo trattiene meno liquidi e l’infiammazione generale si è ridotta.

La cosa che mi ha colpito di più, però, è come sono cambiati i miei gusti. All’inizio tutto mi sembrava insipido, ma poi ho iniziato a scoprire sapori che prima non notavo. Un pomodoro, una mela, persino una semplice fettina di pane integrale: hanno una dolcezza naturale che ora apprezzo tantissimo. È come se il mio palato si fosse resettato. Per esempio, l’altro giorno ho mangiato un quadratino di cioccolato fondente al 90% e mi sembrava dolcissimo, quando prima lo avrei trovato amaro! Questo mi ha fatto capire quanto lo zucchero coprisse i sapori veri del cibo.

Non fraintendermi, non è stato tutto rose e fiori. Ancora oggi, se passo davanti a una pasticceria, devo fare uno sforzo per non cedere. E poi c’è la parte sociale: rifiutare un dolce a una cena con amici o parenti può essere imbarazzante, e spiegare ogni volta il motivo è stancante. Però, più vado avanti, più mi rendo conto che ne vale la pena. Non solo per il fisico, ma per come mi sento mentalmente: più lucido, meno sbalzi d’umore, e dormo come un sasso.

Rispetto al tuo discorso sull’allenamento, io non faccio nulla di troppo intenso, ma cammino tanto e faccio un po’ di yoga per mantenere la mobilità. Non miro a muscoli definiti, ma a sentirmi bene. Però il tuo approccio con le scale mi ha incuriosito, potrebbe essere uno stimolo per variare un po’! Tu hai mai provato a tagliare lo zucchero o qualcosa di simile? E agli altri del thread, qualcuno ha fatto un’esperienza del genere? Secondo me, ridurre certi alimenti può fare la differenza, ma ci vuole una determinazione d’acciaio, soprattutto all’inizio. Aspetto i vostri racconti!