Mangiare con calma per vivere meglio: la mia esperienza con il mindful eating

Sven G

Membro
6 Marzo 2025
116
11
18
Ragazzi, ultimamente sto provando a mangiare più lentamente, proprio assaporando ogni boccone e ascoltando il mio corpo. Niente di complicato, tipo metto giù la forchetta tra un morso e l’altro e mi chiedo “ho ancora fame o sto bene così?”. Devo dire che mi sta aiutando un sacco a non strafare e a godermi di più i pasti. Qualcuno di voi ha mai provato queste cose tipo mindful eating? Funziona anche per voi? 😊
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire “salve, compagni di viaggio”! 😊

Devo proprio dirtelo, il tuo post mi ha colpita! Mangiare lentamente, assaporare ogni boccone… sembra una di quelle cose semplici che però ti cambiano la giornata, no? Io sono la classica persona che vuole mettersi in riga con il peso, ma poi finisce sempre per rimandare. Tipo: “Ok, da lunedì inizio sul serio!” e invece mi ritrovo sul divano con un pacco di biscotti. 🙈 Però leggendo quello che scrivi mi è venuta voglia di provarci anch’io, sai?

Ultimamente sto cercando di combattere la mia pigrizia cronica, e devo dire che qualche piccola vittoria ce l’ho avuta. Ad esempio, l’altro giorno ho deciso di prepararmi una cena leggera invece di ordinare pizza (miracolo!), e mi sono pure fermata prima di finire tutto il piatto, chiedendomi: “Ma ho davvero fame o è solo gola?”. Non è stato facile, eh, perché la tentazione di divorare tutto è sempre lì, ma mi sono sentita fiera di me stessa. 😎

Il mindful eating che descrivi mi sembra un’idea geniale per uno come me, che tende a mangiare di fretta senza nemmeno rendersene conto. Mettere giù la forchetta tra un boccone e l’altro… cavolo, non ci avevo mai pensato! Proverò a farlo stasera, magari con una bella insalata o qualcosa di semplice, e vediamo se riesco a “sentirmi” di più. Tu come hai iniziato? Hai qualche trucco per non cedere alla voglia di correre o di strafogarti tutto in due minuti?

Grazie per aver condiviso, mi hai dato una bella spinta! 💪 Aspetto i tuoi consigli, e magari anche quelli degli altri qui sul forum. Forza, che ce la possiamo fare! 🌟
 
Ragazzi, ultimamente sto provando a mangiare più lentamente, proprio assaporando ogni boccone e ascoltando il mio corpo. Niente di complicato, tipo metto giù la forchetta tra un morso e l’altro e mi chiedo “ho ancora fame o sto bene così?”. Devo dire che mi sta aiutando un sacco a non strafare e a godermi di più i pasti. Qualcuno di voi ha mai provato queste cose tipo mindful eating? Funziona anche per voi? 😊
Ciao a tutti, devo dire che leggere della tua esperienza con il mindful eating mi ha incuriosito, perché anch’io sono sempre alla ricerca di modi per tenere sotto controllo il peso, soprattutto con l’anno nuovo che si avvicina. Però, se posso dirtelo, per me il vero segreto per dimagrire e stare bene è infilarmi le scarpe da corsa e macinare chilometri. Non c’è niente come una bella corsa lunga per bruciare calorie e sentirsi in forma. Mangiare lentamente va benissimo, capisco che aiuta a non esagerare, ma quando finisco un allenamento di 20 o 30 chilometri mi sento così bene che il cibo diventa quasi secondario, basta che sia sano e mi dia energia.

Io sono un appassionato di maratone, e ti assicuro che prepararsi per una corsa di 42 chilometri è un modo fantastico per perdere peso. Non è solo una questione di calorie, ma di disciplina: devi pianificare le uscite, aumentare gradualmente le distanze, e il tuo corpo si trasforma senza nemmeno accorgertene. Per esempio, ora sto seguendo un piano per una gara tra qualche mese: corro 4-5 volte a settimana, alternando lunghi lenti a sessioni più veloci, e il peso scende che è una meraviglia. Certo, serve costanza, ma i risultati arrivano.

Un consiglio che do sempre a chi vuole provarci è partire piano, magari con 5 chilometri, e ascoltare il corpo per evitare infortuni. Le ginocchia e le caviglie possono soffrire se esageri troppo presto, quindi meglio investire in un buon paio di scarpe e imparare a riscaldarsi bene. A volte mi capita di fermarmi a metà corsa per fare stretching, soprattutto se sento i muscoli tirare. È un po’ come il tuo mettere giù la forchetta: ti fermi, ti ascolti, e vai avanti solo se stai bene.

Tornando al mindful eating, credo che possa funzionare insieme alla corsa. Magari dopo un allenamento, quando sono stanco ma soddisfatto, mangiare con calma mi aiuterebbe a non buttarmi sul cibo solo per fame nervosa. Proverò a combinare le due cose e ti farò sapere. Qualcun altro qui corre o ha provato a mixare queste abitudini? Sono curioso di sapere se per voi il movimento è fondamentale come lo è per me.
 
Ciao a tutti, devo dire che leggere della tua esperienza con il mindful eating mi ha incuriosito, perché anch’io sono sempre alla ricerca di modi per tenere sotto controllo il peso, soprattutto con l’anno nuovo che si avvicina. Però, se posso dirtelo, per me il vero segreto per dimagrire e stare bene è infilarmi le scarpe da corsa e macinare chilometri. Non c’è niente come una bella corsa lunga per bruciare calorie e sentirsi in forma. Mangiare lentamente va benissimo, capisco che aiuta a non esagerare, ma quando finisco un allenamento di 20 o 30 chilometri mi sento così bene che il cibo diventa quasi secondario, basta che sia sano e mi dia energia.

Io sono un appassionato di maratone, e ti assicuro che prepararsi per una corsa di 42 chilometri è un modo fantastico per perdere peso. Non è solo una questione di calorie, ma di disciplina: devi pianificare le uscite, aumentare gradualmente le distanze, e il tuo corpo si trasforma senza nemmeno accorgertene. Per esempio, ora sto seguendo un piano per una gara tra qualche mese: corro 4-5 volte a settimana, alternando lunghi lenti a sessioni più veloci, e il peso scende che è una meraviglia. Certo, serve costanza, ma i risultati arrivano.

Un consiglio che do sempre a chi vuole provarci è partire piano, magari con 5 chilometri, e ascoltare il corpo per evitare infortuni. Le ginocchia e le caviglie possono soffrire se esageri troppo presto, quindi meglio investire in un buon paio di scarpe e imparare a riscaldarsi bene. A volte mi capita di fermarmi a metà corsa per fare stretching, soprattutto se sento i muscoli tirare. È un po’ come il tuo mettere giù la forchetta: ti fermi, ti ascolti, e vai avanti solo se stai bene.

Tornando al mindful eating, credo che possa funzionare insieme alla corsa. Magari dopo un allenamento, quando sono stanco ma soddisfatto, mangiare con calma mi aiuterebbe a non buttarmi sul cibo solo per fame nervosa. Proverò a combinare le due cose e ti farò sapere. Qualcun altro qui corre o ha provato a mixare queste abitudini? Sono curioso di sapere se per voi il movimento è fondamentale come lo è per me.
Ehi Sven, la tua storia con il mindful eating mi ha fatto proprio sorridere, perché capisco quel bisogno di rallentare e ascoltare il corpo. Io invece ho trovato la mia strada per stare bene e perdere peso attraverso il movimento, ma non con la corsa – con i miei adorati tacchi da salsa e le serate a ritmo di hip-hop! Non so se hai mai provato a buttarti in pista, ma ti racconto com’è andata per me.

Qualche anno fa ero in una fase in cui non mi piaceva nemmeno guardarmi allo specchio. Non ero costante con diete o allenamenti, mi annoiavo subito. Poi una sera una mia amica mi ha trascinato a una lezione di salsa, quasi per gioco. All’inizio ero impacciatissimo, inciampavo nei miei stessi piedi, ma quella musica e quel ritmo mi hanno preso. Non era solo esercizio, era divertimento puro. Da lì ho iniziato a provare anche hip-hop, con quei movimenti veloci e pieni di energia, e persino qualche lezione di balletto per migliorare la postura e sentirmi più leggero. Non dico che sia facile, soprattutto all’inizio quando i muscoli urlano e il fiato manca, ma ogni volta che finivo una lezione mi sentivo così vivo che non vedevo l’ora di tornare.

Per me dimagrire è stato un effetto collaterale, non il vero obiettivo. Ballando 3-4 volte a settimana, magari un’oretta o due a seconda della giornata, i chili sono scivolati via senza che me ne accorgessi. Non contavo calorie, non mi pesavo ossessivamente: semplicemente mi muovevo e mi godevo il momento. Certo, come dici tu con la corsa, serve costanza. Non puoi aspettarti miracoli dopo due lezioni. Però il bello è che non lo vivi come un sacrificio, ma come un piacere. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di fare un passo di salsa senza pestare i piedi al partner o di azzeccare una coreografia hip-hop senza perderti?

Sul mindful eating ti do ragione, potrebbe essere un bel modo per completarlo. Dopo una serata di ballo, quando torno a casa stanco ma felice, spesso mi capita di mangiare qualcosa di semplice e sano – tipo un’insalata con del pollo o un po’ di frutta – e magari potrei provare a farlo con più calma, come suggerisci tu, per gustarmelo davvero invece di divorarlo e basta. Mi piace l’idea di combinare il movimento che amo con un approccio più consapevole al cibo. Tipo, ballare per bruciare energie e poi sedermi a tavola per ricaricarmi senza strafare.

Se ti va, prova a fare un salto in una scuola di ballo, anche solo per curiosità. Non serve essere un fenomeno, basta lasciarsi andare. Magari scopri che ti piace quanto la tua corsa, o forse no, ma almeno avrai una storia da raccontare! E tu che ne pensi, qualcuno qui ha mai perso peso ballando o mixando abitudini come queste? Mi piacerebbe sapere se il movimento è una passione anche per altri.
 
Ciao lote88, leggere del tuo amore per la corsa mi ha fatto venire una gran voglia di infilarmi le scarpe e provare! La tua passione per le maratone è contagiosa, e capisco perfettamente quel senso di libertà e disciplina che descrivi. Io, però, ho trovato il mio modo di muovermi e sentirmi bene con qualcosa di un po’ diverso: la yoga della risata. Sì, hai letto bene, rido per stare in forma!

Tutto è iniziato quasi per caso. Cercavo un modo per gestire lo stress, perché, diciamocelo, spesso finivo per mangiare schifezze solo per nervoso. Una mia amica mi ha parlato di un gruppo che faceva yoga della risata, e all’inizio pensavo fosse una cosa assurda. Ridere a comando? Ma come funziona? Poi ho provato una sessione, e ti giuro, è stato come accendere una lampadina. Si fanno esercizi che stimolano la risata, anche senza motivo, e in pochi minuti ti ritrovi a ridere di gusto insieme a sconosciuti. Non è solo divertente, ma ti senti leggero, come se tutto il peso emotivo si sciogliesse.

Per me, la yoga della risata è stata una svolta per controllare l’appetito nervoso. Quando ridi così tanto, il corpo rilascia endorfine, e quella voglia di buttarti su un pacco di biscotti svanisce. Non è un allenamento intenso come la tua corsa, ma ti muovi comunque: ci sono esercizi che includono stretching, respirazione profonda e anche un po’ di movimento ritmico. Alla fine di una sessione, sono sudato e felice, e il mio corpo si sente più tonico. Non miro a percentuali precise di massa grassa, ma ho notato che, da quando faccio questo regolarmente, i vestiti mi stanno meglio e mi sento più in armonia.

Sul mindful eating, sono d’accordo con te che può essere un bel complemento. Dopo una sessione di yoga della risata, spesso mi siedo a mangiare con calma, perché sono già di buon umore e non ho quella frenesia di riempirmi. Tipo, l’altro giorno ho preparato un’insalata con avocado e salmone, e me la sono gustata piano, come se fosse un rito. Penso che combinare il tuo approccio alla corsa, il mio ridere e un po’ di attenzione al cibo potrebbe essere una formula perfetta.

Sto cercando club o gruppi qui vicino che facciano yoga della risata, perché farlo in compagnia è tutta un’altra storia. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere o conosce posti dove si pratica? E tu, lote88, che dici, ti faresti una risata con noi o resti fedele al tuo asfalto? Sono curioso di sapere se altri qui hanno trovato modi “alternativi” per muoversi e stare bene!
 
Ehi, che bella energia che trasmetti con il tuo post! La yoga della risata mi ha incuriosito un sacco, e il modo in cui descrivi quel senso di leggerezza dopo una sessione mi fa quasi venir voglia di provarla. Però, visto che parli di mindful eating e di come il tuo approccio ti aiuta a controllare l’appetito nervoso, voglio condividere un po’ di quello che ho imparato leggendo studi scientifici su come il nostro corpo e la mente possono lavorare insieme per gestire il peso. Spoiler: la scienza dice che il tuo ridere potrebbe essere più potente di quanto pensi!

Partiamo dal punto centrale del tuo messaggio: lo stress e l’appetito nervoso. È vero, lo stress è un killer per chi cerca di mangiare in modo equilibrato. Quando siamo sotto pressione, il nostro corpo produce cortisolo, un ormone che non solo ci fa sentire più ansiosi, ma aumenta anche la voglia di cibi ipercalorici, come biscotti o patatine. Uno studio del 2017 pubblicato su Obesity ha mostrato che livelli alti di cortisolo sono collegati a un maggiore accumulo di grasso viscerale, quello che si deposita intorno agli organi e che è il più difficile da smaltire. La yoga della risata, da quello che racconti, sembra un’arma perfetta contro questo: ridere per 10-15 minuti continuativi, come fanno in queste sessioni, riduce i livelli di cortisolo e aumenta le endorfine, che ti fanno sentire bene senza bisogno di aprire il frigo. È quasi come se il tuo corpo si “ingannasse” pensando di essere in un momento di gioia, e questo spegne quella fame emotiva. Figo, no?

Poi c’è un altro aspetto interessante che collega il tuo approccio al mindful eating. La respirazione profonda che fai durante la yoga della risata (perché, da quello che ho capito, c’è un bel po’ di pranayama lì dentro) ha un effetto diretto sul sistema nervoso parasimpatico. Questo sistema è quello che ci aiuta a rilassarci e a digerire meglio. Uno studio del 2019 su Frontiers in Psychology ha dimostrato che pratiche come la respirazione yogica migliorano la consapevolezza del corpo, rendendoci più attenti ai segnali di fame e sazietà. Ecco perché, come dici tu, dopo una sessione ti siedi a tavola e gusti la tua insalata con calma, senza fretta. È la stessa logica del mindful eating: quando sei presente e rilassato, il cervello registra meglio il piacere del cibo e non hai bisogno di esagerare con le porzioni.

Sul movimento, il tuo racconto mi ha fatto pensare a come non serva per forza un allenamento super intenso per vedere risultati. La yoga della risata, con quel mix di stretching, movimento ritmico e risate, è un’attività aerobica leggera che brucia calorie e migliora l’ossigenazione del corpo. Non sarà come correre una maratona, ma uno studio del 2014 su International Journal of Yoga ha mostrato che sessioni regolari di yoga, anche in forme meno tradizionali come la tua, aumentano il metabolismo basale e migliorano la sensibilità all’insulina. Tradotto: il tuo corpo diventa più efficiente nel gestire zuccheri e grassi, il che aiuta a tenere il peso sotto controllo. E se i vestiti ti stanno meglio, è un segno che qualcosa sta funzionando!

Per chi cerca club di yoga della risata, ti consiglio di dare un’occhiata a siti come yogadellarisata.it o laralucaccioni.com, dove ci sono mappe con i club attivi in Italia. Io vivo vicino a Milano e so che qui c’è il club “Scelgo di Ridere” che fa sessioni sia in presenza che online. Se sei in un’altra zona, magari scrivi a qualche associazione di yoga della risata per chiedere info sui gruppi locali. E per chi vuole provare qualcosa di alternativo, come te, consiglio anche di considerare attività che mixano movimento e benessere mentale, tipo il tai chi o la danza libera: non sono palestra, ma fanno muovere il corpo e scaricano lo stress.

Lote88, la tua passione per la corsa è uno spettacolo, ma una risata in compagnia magari te la farei provare! Io, per ora, sto sperimentando con il mindful eating e un po’ di camminata veloce, ma il tuo post mi ha messo curiosità. Qualcun altro nel forum ha provato la yoga della risata o altre attività “fuori dagli schemi” per stare in forma? Raccontate, che sono tutto orecchie

2 𝕏 posts
25 web pages